Percorsi motori per l’avviamento alla danza. Sono utili o no?

«Maestra, qualche volta utilizzo i percorsi motori sulle mie lezioni con i più piccoli. Faccio bene?»
Risponderei dal punto di vista di ottimizzazione dei tempi della lezione e degli obiettivi che poniamo.
Abbiamo solo due lezioni da un ora a settimana. E chi insegna ai bambini sa che il tempo effettivo per lo svolgimento delle attività è ancora meno. Perciò l’insegnante deve analizzare su che cosa sta lavorando in ogni preciso momento. 
Ogni attività che proponiamo sulla lezione di avviamento alla danza deve avere un obiettivo molto chiaro. 
Che cosa è un percorso motorio e per cosa si usa generalmente? 
Parlando di classico percorso psicomotorio noi immaginiamo più attrezzi (coni, cerchi di plastica, palline ecc) organizzati nello spazio della sala in un circuito.  I bambini seguendo le indicazioni dell’insegnante/istruttore l’uno dopo l’altro eseguono gli esercizi.  Si praticano a successione vari schermi motori (correre, saltare, strisciare ecc.) 
Ma se proponiamo tante attività che si susseguono, possiamo lavorare sulla qualità di movimento? E, se uno dei nostri obiettivi è di preparare il gruppo per salire sul palco, sarà la scelta giusta di dedicare il tempo della lezione  a un circuito per diventare più pratici nell’utilizzare i schemi motori di base?
Condivido il mio pensiero personale:
Preferisco  considerare la sala di danza come uno strumento di lavoro che i nostri allievi devono imparare ad utilizzare.
Intendo il quadrato di Vaganova con  8 punti di riferimento, il pavimento, gli specchi, il centro della sala, perimetro della sala, le diagonali. Con tutto ciò dobbiamo giocare/lavorare . Perciò cerchiamo di costruire i nostri percorsi motori in modo specifico e utile per riuscire poi a portare sul palco i nostri allievi in una coreografia originale con l’utilizzo degli schemi di spostamento (disegni coreografici in movimento) che rendono ogni esibizione più interessante.
Tutto quello che facciamo sulle lezioni deve essere finalizzato al movimento in relazione alla musica, all’ interazione tra i compagni e allo studio dello spazio.
Pima di tutto dobbiamo capire cosa si vuole ottenere con un percorso motorio?
Ad esempio, vogliamo  insegnare i bambini a muoversi insieme rispettando la linea del cerchio.
Esempio di un percorso adatto: segnare sul pavimento con una crocetta il centro del cerchio, mettere sulla linea del cerchio immaginaria dei punti di riferimento ( segna posti: fiori, nuvolette ecc. ). Chiedere i bambini di posizionarsi vicino ai segnaposti (ognuno deve avere il suo segnaposto), indicare l’andatura (la marcia, la camminata in mezza punta o altro) e  la direzione di spostamento. Poi, mentre suonate il tamburello i bambini devono spostarsi tutti insieme seguendo la linea del cerchio    per raggiungere contemporaneamente il segnaposto successivo (ognuno si sposta di un segnaposto). Nel momento di silenzio tutti restano fermi . Continuiamo a giocare così finché i bambini non tornano ai loro posti d’inizio.
Abbiamo fatto un mini percorso motorio mirato allo  studio della linea del cerchio e al perfezionamento di un’andatura in particolare e abbiamo utilizzato uno strumento musicale per stimolare l’udito.
Questo percorso può essere praticato e perfezionato sulle nostre lezioni alternando le varie tipi di camminate e spostandosi in avanti, in dietro o di lato. Possiamo altrettanto sostituire  lo strumento musicale .con la musica Possiamo aggiungere delle attività e dei compiti, ad esempio fare un salto una volta raggiunto il prossimo segnaposto. 
In futuro  questo percorso può essere inserito con successo in una coreografia perché avendo giocato più volte con lo schema i bambini non si troveranno in difficoltà a riprodurlo sul palcoscenico.
Buona pratica!
 


Добавить комментарий