
Sappiamo perfettamente che i bambini sono pieni di energia e hanno pochissima capacità di concentrazione. Perciò tenere le classi di questa fascia di età richiede tanta pazienza, preparazione professionale ed esperienza. Tuttavia il lavoro di primo approccio alla danza è concentrato sull’allungare i tempi di attenzione. Per fare ciò non è sufficiente cambiare spesso le attività per riuscire a catturare l’attenzione dei bambini, ma è necessario coinvolgerli mentalmente. Spesso la lezione si svolge a specchio: l’insegnante mostra i movimenti e i bambini li ripetono. Tante volte gli esercizi che vengono mostrati non sono adatti alla fascia di età e alle capacità motorie degli alunni. È vero che i bambini hanno un potenziale molto notevole ma è vero anche che riusciranno a svilupparlo solo con un costante e graduale impegno. Quindi, augurando a tutti tanta pazienza, vorrei nominare i tre obiettivi importanti da perseguire dall’inizio per avere la possibilità di lavorare tranquillamente nel tempo :1) Il primo obiettivo è seminare la curiosità. Non quella che viene dal primo impatto quando un bambino o una bambina entrano nella vostra sala da danza e rimangono affascinati dall’ambiente, dalle sbarre e dagli specchi. Intendo la curiosità che col tempo si trasforma in un costante interesse. Quell’interesse che noi insegnanti dobbiamo accogliere e coltivare creando un’atmosfera di lavoro entusiasmante e divertente.
Nozioni: per incuriosire i bambini cercate di proporgli dei giochi che nascono da una piccola storia. Un racconto seguito da una interpretazione in movimento suscita sempre un interesse particolare, aiuta memorizzare l’esercizio e diventa anche un argomento da raccontare ai genitori😊.
2) Il secondo obiettivo è ottenere l’autorevolezza. Si dice che bisogna «avere il polso» ma in realtà è una cosa che viene guadagnata di volta in volta con pazienza. C’è da creare i rapporti a tre livelli:
— tra i bambini del gruppo che probabilmente non si conoscono,
— tra ogni allievo e l’insegnante,
— tra il gruppo di allievi e l’insegnante .
È un lavorone…!
Non c’è un’altra strada, bisogna conoscersi più da vicino. Potete pensare che siete riusciti quando i contagiosi «devo fare la pipì» o «voglio bere» scompaiono del tutto😊. Conviene mettersi d’accordo sin dall’inizio che, prima di entrare nella sala da danza è meglio andare in bagno e che si potrà bere nella pausa a metà lezione. D’altronde parliamo del primo richiamo alla disciplina.😊
Qui vi aiuteranno tantissimo i giochi mirati sull’ascolto dei comandi vocali o sonori.
Un comando vocale espressivo dopo il quale deve essere eseguita una cosa particolare influisce molto sull’attenzione.
Ad esempio » Gioco della parola d’ordine» : Oggi la parola d’ordine è «stella», i bambini sentendo questa parola devono stendersi a terra allontanando bene le braccia e le gambe, e rimanere immobili finché non sarà permesso (mantenere la posizione contando fino a 8). Usate la parola «stella» più volte durante la lezione, quando ritenete più utile, deve essere sempre pronunciata a sorpresa. I bambini presteranno più attenzione abituandosi a seguire il vostro comando vocale anche se per gioco😊. Per la prossima lezione inventate un’altra parola d’ordine abbinata ad un’altra posizione.
Sicuramente scoprirete anche chi dei vostri allievi è meno disposto a seguire le regole 😊.
3) Il terzo obiettivo è creare il gruppo di lavoro.
Un’impresa?! Sono d’accordo.
Ma evitiamo di sottolineare che ognuno è fatto in modo diverso e quindi se un bambino ha l’abitudine di fare capricci oppure ha difficoltà di superare la timidezza lo lasciamo in pace e non insistiamo.
Concentriamo il nostro impegno in modo diverso.
Con il rispetto verso tutte le particolarità e caratteri personali noi giochiamo insieme per sviluppare l’attenzione verso gli altri e per creare un gruppo affiatato. Ecco alcuni semplici giochi per iniziare:
- Allo stop della musica trovare un compagno per creare la coppia e notare di che colore sono i suoi occhi, ogni prossimo stop musicale creare la coppia con un altro compagno…scoprirete subito le preferenze personali😊.
- Allo stop musicale creiamo una fila. La fila può essere intesa come una linea, una colonna, una diagonale, può essere posizionata al centro, vicino allla parete ecc.. Nominare un capofila diverso ogni volta servirà per affidare le responsabilità ai vostri alunni.
- Sediamoci nel cerchio. Ognuno nomina se stesso e un fiore (o animale), attenzione a non ripetere i fiori (animali) che hanno nominato gli compagni. Poi ogni alunno prova pronunciare i nomi di tutti compagni abbinandoli ai fiori (animali) nominati.
Ci sono tantissimi altri giochi che aiutano a creare «un insieme», quindi sviluppare l’attenzione verso gli altri. Con un gruppetto affiatato è molto più semplice lavorare e raggiungere i risultati.
Buon lavoro!