CrearGiocando

Educare con fantasia, creare giocando, comunicare attraverso il movimento.

I desideri sono come i bruchi,
crescono ed attendono per
diventare farfalle!

Rosalia Colella.

Un animale come il bruco, molto limitato nei movimenti, affronta una metamorfosi naturale meravigliosa trovando in sè la forza per liberarsi dal bozzolo e si trasforma in una bellissima e graziosa farfalla che volteggia nel cielo.

Così il desiderio di un bambino o di una bambina di danzare si trasforma in una vera e forte passione che gli guiderà verso le loro future scelte aiutandoli a diventare sempre più liberi.

Penso che le lezioni di propedeutica siano quell’occasione speciale per poter seminare nelle menti dei bambini la curiosità verso il mondo della danza e provare a trasformarla nel desiderio di conoscerlo più da vicino.

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Benvenuti nel mio sito!

Sono Liubov Kuznetsova, insegnante di danza e metodista delle discipline coreutiche.
La mia dedizione più importante è trasmettere la passione per l’arte della danza ai bambini.
Ho ideato il progetto CrearGiocando per organizzare le mie proposte didattiche e per condividerli con voi.
L’avviamento al movimento degli allievi più piccoli richiede tanta ispirazione, perciò noi insegnanti siamo alla continua ricerca di nuove idee per la creazione delle attività stimolanti ed efficaci.
Le mie proposte possono essere utili a un grande numero di specialisti che lavorano con bambini – insegnanti di danza, educatori, insegnanti delle scuole d’infanzia e delle scuole primarie, animatori di centri ludico-ricreativi e anche ai genitori attivi.
Per conoscerli potete leggere qualche articolo sul mio BLOG e visitare la sezione del sito MATERIALI.
Se rimanete entusiasti delle mie proposte potete scegliere un seminario o un webinar di aggiornamento nel calendario di incontri che troverete nella sezione del sito dedicata alla FORMAZIONE.

Sono felice di condividere con voi la mia esperienza!

Mi presento con questo ricordo della mia infanzia.
Nel mio album con delle foto e dei ricordi della scuola materna c’è una scritta importante di quelli che segnano il tuo percorso della vita, un punto di partenza…Quando tu ancora non sei consapevole ma il tuo inconscio è già sicuro del percorso che farai.
Era una mia risposta da bambina ad una domanda che la maestra aveva fatto ad ognuno in vista della conclusione del primo ciclo scolastico: COSA VUOI FARE DA GRANDE?
E la scritta dice: BALLERINA ed INSEGNANTE DELLA SCUOLA MATERNA.
Mi ricordo perfettamente di questo momento. Avevo 5 anni e ancora non sapevo che si potesse diventare insegnante di danza. Ma queste due professioni mi piacevano tanto…
Da bambini siamo tutti più sicuri di quello che vogliamo… E i genitori dovrebbero dare più importanza ai desideri dei figli provando a renderli possibili.
Un giorno, passando con mia mamma davanti al palazzo della cultura della mia città, dove c’erano tantissimi circoli diversi di: canto, teatro, danza, cucito ecc., ho letto un manifesto. Era un manifesto disegnato e scritto a mano su un pannello di legno compensato. L’ho letto con difficoltà perché non riuscivo a pronunciare bene le parole: «studio coreutico» (pronunciarlo in russo era molto complicato per i miei 5 anni). Mi ricordo che la parola «coreutico» mi incantava tanto ma non sapevo il suo significato. Così ho detto alla mamma che volevo andare lì. Lei mi sorrise dicendo che era una scuola di danza e che ci si doveva prenotare per una prova. Ma questa cosa non mi preoccupava affatto, ero troppo curiosa di vedere come funzionava il tutto.
Era una scuola amatoriale, quindi durante la prova l’insegnante verificava quali doti naturali fisiche aveva ogni bambino per sapere con chi e come dovrà lavorare. Quindi i piedi, le rotazioni, le aperture, la flessibilità della schiena. Poi erano proposti i minimi esercizi per capire se i bambini hanno il senso di ritmo.

Mentre facevo la prova vedevo altre bambine con dei body e i gonnellini cuciti con dei nastri in organza dalle loro mamme (quelli che si usavano una volta per legare le trecce), indossavano dei scaldamuscoli fatti a maglia sempre dalle mamme o dalle nonne e persino le «mezzepunte» fatte all’uncinetto con il filo bianco. Nella mia città non c’era un negozio di abbigliamento da danza, perciò in quei tempi il «fai da te» andava benissimo. Ed io volevo proprio quel gonnellino, degli scaldamuscoli e le scarpette all’uncinetto per imparare a ballare!
Ho passato la prova, ho iniziato a frequentare le lezioni nello studio coreutico «Detstvo”, ho ricevuto il mio primo body nero, un gonnellino rosso e blu in nastri di organza, degli scaldamuscoli fatti a mano dalla mamma e anche le scarpette all’uncinetto. Ero felice! Avevo trovato il mio mondo.
Poi… Le lezioni, le esibizioni, i concorsi, gli assoli, l’assistenza al mio insegnante di danza, il mio primo gruppo di bambini in una scuola materna, l’università con l’indirizzo di danza, danzatrice, insegnante, coreografa, costumista, metodista… scuole di danza diverse… Avanti, avanti, avanti!
Grazie mamma!

Cliccando qui potete conoscere la mia esperienza.